Truffe online e messaggi WhatsApp: attenzione ai numeri più pericolosi del web con il quale è possibile azzerare il proprio conto in banca.
Gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da un incremento improvviso delle truffe online, ormai diventate sempre più pericolose e difficili da individuare. I cosiddetti cybercriminali, in grado di muoversi silenziosamente nel web, rappresentano una minaccia sempre più reale e pericolosa per gli utenti online.
Le truffe online possono assumere diverse forme, sfruttando l’ingenuità dell’utente o la mancanza di adeguata conoscenza dello strumento utilizzato. Tra le più note, spiccano senza dubbio i più recenti tentativi di phishing via e-mail o messaggi privati, con il quale è possibile fingersi enti ed istituzioni affidabili e ben conosciute.
Con repliche di messaggi standard da parte di istituti bancari, poste o centri di assistenza, i cybercriminali possono ottenere i dati sensibili delle vittime. Nelle ultime ore, una nuova truffa online ha mobilitato l’attenzione delle autorità a causa dell’incremento del numero di vittime e di perdite economiche.
La piattaforma di messaggistica istantanea più utilizzata al mondo è diventata lo scenario perfetto per mettere in atto una delle truffe attuali più pericolose. Tramite la ricezione di messaggi apparentemente amichevoli, provenienti da numeri stranieri, i nuovi cybercriminali possono entrare nel sistema operativo dello smartphone della vittima, accedendo ad applicazioni bancarie e dati personali.
I messaggi in questione provengono spesso da prefissi stranieri, quali +62 (Indonesia), +370 (Lituania), +223 (Mali) e presentano un incipit comune. “Ciao, spero di non disturbarti. Avrei bisogno del tuo aiuto per…”, è questa la frase di presentazione con cui i nuovi cybercriminali di WhatsApp tentano di attirare l’attenzione delle vittime. Si tratta spesso di messaggi fintamente amichevoli, atti a conquistare la simpatia degli utenti più ingenui e propensi ad ascoltare anche i bisogni di un numero sconosciuto.
È possibile incorrere, inoltre, in messaggi contenenti link da aprire o documenti da scaricare pensati per installare virus silenziosi all’interno dei dispositivi privati. Per tutelare i propri dati sensibili, è fondamentale non rispondere a questa tipologia di messaggi, preferendo bloccare il contatto e segnalarlo prontamente allo stesso sistema di messaggistica. In presenza di dubbi sull’identità del mittente del messaggio, è consigliabile rivolgersi alle autorità o effettuare una ricerca online in merito all’origine del prefisso indicato sulla chat.
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